Generative Engine Optimization: cos’è e come ottimizzare i contenuti per l’IA

Pubblicato il: 9 Maggio 2025

Generative Engine Optimization scritta

La Generative Engine Optimization o GEO non sostituisce la SEO, ma è particolarmente importante per i contenuti per l’IA.

L’intelligenza artificiale sta cambiando il mondo digitale e, senza alcun dubbio, il modo in cui le persone cercano informazioni online. Motori di ricerca e SEO, quindi, stanno passando in “secondo piano” – se così vogliamo dire – mentre ha sempre più spazio la cosiddetta Generative Engine Optimization (GEO).

Si tratta di una strategia che riguarda la scrittura, che serve per ottimizzare i contenuti per l’intelligenza artificiale. Di fatto, però, la GEO non può prendere il posto della SEO. Scopriamo cos’è la Generative Engine Optimization e come ottimizzare i contenuti per l’IA.

Che cos’è la Generative Engine Optimization

La Generative Engine Optimization (GEO) riguarda le tecniche per fare in modo che i contenuti siano più comprensibili per i modelli di intelligenza artificiale generativa. Al contrario della classica SEO che riguarda soprattutto algoritmi – come quelli di Google – e parole chiave, la GEO riguarda gli algoritmi di generazione linguistica. GEO vuol dire, infatti, essere letti non soltanto dalle persone, ma anche dall’IA.

Ragazza al laptop
Che cos’è la Generative Engine Optimization – Web365.it

Il suo obiettivo è quello di scrivere dei contenuti che possano essere facilmente comprensibili per l’intelligenza artificiale, così che questa possa “restituirli” agli utenti come risposta alle loro domande. I contenuti devono essere ben strutturati con titoli che siano chiari, paragrafi brevi e, soprattutto, utili rispondendo a domande e dando le spiegazioni richieste.

Come ottimizzare i contenuti per l’IA con la GEO

Come detto, sono importanti chiarezza e autorevolezza. Ma come ottimizzare i contenuti per l’IA con la GEO?

Ragazza e codici PC
Come ottimizzare i contenuti per l’IA con la GEO – Web365.it
  • Cerca di rispondere chiaramente alle domande: l’IA vuole delle domande brevi e chiare. Sarebbe consigliabile iniziare con una risposta alla domanda che si pone l’utente, approfondendo in seguito.
  • Ricorri alla struttura gerarchica: ricorda, quindi, H1, H2, H3 e bullet point, ove possibile.
  • Dai importanza alle fonti autorevoli: se l’informazione è supportata da link o fonti autorevoli è, certamente, meglio.
  • Scrivi in modo neutro: evita di sembrare “eccessivo”, perché l’IA ama testi che danno informazioni, in modo ben documentato e con chiari obiettivi.

Ottimizza, quindi, i contenuti per la Generative Engine Optimization (GEO), per cercare di restare sempre visibile anche quando le informazioni passano da una IA e non da Google, così da non farti trovare impreparato. Scopri di più anche sulla consulenza SEO e sul titolo perfetto per un articolo.

Gestione cookie